“Nuovo anno. Nuova fortuna.” “Scopa nuova spazza meglio.” “L’inizio è la metà del tutto.” “Rimescolare bene le carte.” Queste sono frasi fatte o detti veritieri? Noi pensiamo di non dover reinventare la ruota, quando arriva gennaio, ma che a volte un nuovo inizio sia qualcosa di positivo.
Poco tempo fa, al bar del nostro ristorante gourmet „Eggile“ abbiamo assistito a un’insolita discussione. Era appena iniziato il 2024 e due dei nostri ospiti parlavano proprio di questo, scambiandosi delle battute molto interessanti. Mentre Ospite 1 era pieno di entusiasmo e non vedeva l’ora di fare tante cose nuove, Ospite 2 la pensava in maniera del tutto opposta. Era dell’opinione che tutto questo clamore del nuovo anno fosse una sciocchezza e i buoni propositi solo parole al vento. Diceva: «Capodanno è un giorno qualunque, gennaio è un mese come gli altri. Vedrete, già a febbraio tutti i programmi e i progetti per il nuovo anno apparterranno al passato». Noi ascoltavamo in silenzio e pensavamo che sì, in molti casi è vero. Razionalmente, aveva ragione. Ma laggiù, nella pancia, stava nascendo una lieve scintilla di resistenza, una piccola esplosione di coraggio. E proprio in quel momento, Ospite 1 ha risposto: «E se invece avessi ragione io? E se fare dei buoni propositi funzionasse davvero?».